Evento 25 Gennaio 2023 Rocco Ronchi

Secondo Alcmeone di Crotone, medico e filosofo pitagorico, gli uomini muoiono perché non sanno congiungere il principio con la fine. La sentenza è enigmatica e quasi incomprensibile alle nostre orecchie. Eppure essa ci dice in modo semplice e diretto quale sia il solo compito del pensiero: redimere l’ “orrida casualità” dell’esistenza, riconoscere un destino dove appaiono solo frammenti e segni sconnessi, infine procurarci il sentimento dell’appartenenza, in quanto mortali, ad una “eternità di vita” che del nulla non ne sa nulla. Spinoza, Nietzsche e Bergson sono stati i filosofi di questo “canone della gioia” che ha voltato le spalle al negativo.

La partecipazione alla conferenza riconosce crediti formativi

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É Professore Ordinario di filosofia teoretica Università degli Studi dell’Aquila e docente di filosofia presso l’IRPA (Istituto di ricerca di psicanalisi applicata), tiene corsi in varie università, italiane e straniere, collabora con diversi centri di ricerca. Dal 2014 dirige la scuola di filosofia Praxis a Forlì. È direttore di due collane: “Filosofia al presente” della Textus Edizioni di L’Aquila e “Canone Minore” Mimesis Edizioni di Milano.

 

Dai primi anni duemila, ha maturato un progetto di ricerca teso a individuare nella filosofia moderna una “linea minore” del pensiero caratterizzata dall’affermazione della più rigorosa immanenza, alternativo a quello “antropologico-esistenziale” dominante nel pensiero continentale. Le questioni dell’Uno, dell’Infinito attuale e del Processo sono al centro della sua ricerca che si apre ad un confronto sistematico con le scienze della natura e con la psicoanalisi.